La novena: la tradizionale coroncina
Coroncina a San Nicola di Bari
I
Salve Nicola, il secolo
Bugiardo e miscredente
Vuole di dense tenebre
velar la nostra mente:
Tu della Fè la fulgida
Luce su noi riaccendi;
più forti ognor ci rendi
nel sostener
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
II
Come solinga lampada
Senza alimento muore
tale, fra mille insidie,
perisce il nostro cuore.
Tu, dalle sfere piovere
Voglia su noi la speme,
che il nostro cuor che geme
ritempri a la virtù!
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
III
Chi può ridir l’incendio
di carità divina,
che il cuor qual fiamma eterea,
Ti brucia, Ti raffina?
Mandaci, o Santo, un’ignea
scintilla di quel fuoco,
che il cuore, a poco a poco,
possa bruciarci ancor!
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
IV
Per te si rese amabile
de la miseria il torto,
che, ovunque il balsamo
spergevi del conforto.
La vedova, la vergine,
il deleritto infermo
sempre tutela e schermo
obber, gran santo, in Te!
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
V
La purità, che agli angeli
il riso adorna e abbella,
nel cuore tuo castissimo,
non risplendea men bella!
De! da le fosche insidie
del mondo ingannatore,
conserva Tu il fiore
di nostra purità!
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
VI
Calcando le mirifiche
orme del Nazareno
de l’umiltade il mistico
Fiore crescesti in seno.
I figli che si prostrano
Innanzi a Te, Nicola,
imparino alla scuola
de l’umile tuo cuor!
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
VII
Di penitenza il rigido
cilicio ai lombi serra
e del flagel terribile
al corpo suo fa guerra.
Trascorre in veglia assidua
le calde e algenti notti:
nei gemiti dirotti
muove, pregando, il Ciel.
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
VIII
Sempre conforme ai provvidi
voleri de l’eterno.
Non lo stancar mai gli uomini,
non lo stancò linferno.
Sostien l’assalto e l’impeto
della sinistra sorte,
come nocchier che, forte,
l’urto sostien del mar!
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
IX
Ovunque passa, il sonito
lascia di gran portenti,
che sempre, in tutti i secoli,
ricorderan le genti.
O Nicolò, le fulgide
Pupille a noi ripiega:
tutta per noi, deh! spiega
in ciel la tua virtù!
Accetta, o Nicola,
dai figli un saluto,
che è pegno tributo,
di zelo e d’amor!
Pater, Ave, Gloria.
Offerta
Si dal soglio rilucente,
dove siedi, o San Nicola,
volgi il guardo a questa gente,
che al Tuo altar si stringe ognor
La proteggi, la consola;
le dimostra il tuo favor.
Ci proteggi, in tutte l’ore,
contro l’arte di satano,
che strappar ci vuol dal core
ogni senso di virtù.
Chi fugar potrà l’insano
Se, Nicola, non sei Tu?
Ci proteggi allor che, in volta,
vanno i nembi e l’arte nubi;
quando trema la sconvolta
terra infida al piede uman;
quando i vincidi cherubi
versan morbi, a piene man.
Ci proteggi, a questa fede,
che ci stringe a Te, Nicola,
ci conduca a quella sede,
dove notte mai sarà,
dove, sempre, il canto vola
a
Preghiera
Assisti il tuo popolo, Dio misericordioso, e per l’intercessione del Vescovo San Nicola, che veneriamo nostro Protettore e Patrono, salvaci da ogni pericolo nel cammino che conduce alla salvezza. Per Cristo, nostro Signore. Amen.
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